Il Moderno in Ticino

Forma e colore in un contesto storico ed architettonico

La prima liceo artistico, a complemento dell’anno scolastico, svolge per la terza volta un lavoro interdisciplinare sul tema “Il Moderno in Ticino”.

L’interesse è rivolto alla comprensione di un periodo storico cruciale del secolo scorso: l’avvento del Moderno inteso non solo a livello architettonico e di utilizzo essenziale delle forme e del colore, ma anche come spirito sociale. Si tratta di un contesto caratterizzato da un’instabilità socio-politica e culturale molto accentuata, in bilico tra un passato tradizionale e un presente “moderno”. Anni in cui alcuni personaggi innovano il modo d’intendere e di vedere il mondo e influenzano, non senza contrasti, diverse cerchie della società.

La tematica del Moderno in Ticino è già stata affrontata gli anni precedenti visitando nel 2007 Casa Sciaredo a Barbengo e, nel 2008, il Monte Verità di Ascona. Nel 2009 l’interesse si è incentrato sul Teatro San Materno.

Il Teatro San Materno di Ascona, progettato dall’architetto Carl Weidemeyer, mantiene intatte le caratteristiche architettoniche del 1928, anno di costruzione. Un edificio moderno per le scelte architettoniche che richiamano elementi tipici e innovativi del Bauhaus.

Il teatro della danzatrice Charlotte Bara ci è stato presentato dall’architetto Guido Tallone, responsabile del restauro. Un restauro che ha voluto riportare il teatro ai primi anni di vita, dal colore delle facciate all’arredo interno fino allo scopo sociale riproponendolo come teatro.

In questa attività sono coinvolte le materie di disegno architettonico, disegno d’osservazione, teoria della forma e teoria del colore. Si analizza il periodo storico, si leggono e disegnano i piani architettonici dell’edificio, si interpretano i volumi interni ed esterni come composizioni di forme piene e vuote, si relaziona il colore alla forma, si osserva e si disegna lo stabile.